La buona riuscita dei processi aziendali dipende in gran parte dall’efficienza del sistema informativo adottato, il quale, però, presenta periodicamente la necessità di essere aggiornato e talvolta sostituito. Per rispondere a questa esigenza spesso le aziende vanno incontro al rischio di rompere gli equilibri che si erano precedentemente creati, ma l’utilizzo di alcune buone norme può aiutare ad accogliere il cambiamento con la giusta attenzione, in modo da poterne riscontrare i benefici da subito.
Ne ha parlato di recente Matteo Giudici, CEO di MESA, all’interno del suo blog di Linkedin Pulse, elencando alcuni consigli (che riportiamo in sintesi) che consentano alle aziende di affrontare la sostituzione del sistema informativo come una vera opportunità di miglioramento.
La prima cosa, prima di scegliere un nuovo sistema informativo, è capire e analizzare i processi “as is”, in quanto il cambio di un S.I. non può prescindere dall’indagine accurata e completa dei processi preesistenti; inoltre occorre fare la GAP analysis tra i processi “to be” e i processi gestiti dal sistema informativo che si pensa di adottare (valutandone almeno 3). A questo punto, per debellare la resistenza al cambiamento che spesso si riscontra nei diversi livelli aziendali, è consigliabile trasmettere il commitment sul progetto a tutti gli attori coinvolti, in modo da responsabilizzarli sull’impatto che il loro impegno può avere affinché il progetto vada a buon fine. Una responsabilità importante è in particolare quella dei soggetti che andranno ad assumere il ruolo di leader e di trascinatori dell’intera organizzazione verso il nuovo modello. Al fine di poter realmente comprendere l’adeguatezza del sistema scelto, infine, è consigliabile inserire un soggetto “super partes” per il controllo del progetto: solo così sarà possibile valutare con lucidità tutti i presupposti legati al cambiamento.