MESA ha preso parte attivamente al 45° Convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria, svoltosi il 5 e 6 Giugno a Santa Margherita Ligure, con la presenza del suo amministratore delegato Matteo Giudici componente della Presidenza Gay dei GI con il ruolo di Vice Direttore e Capo Redattore del rivista ufficiale del movimento “Quale Impresa”, che ha partecipato come tutor al Workshop sulla sostenibilità organizzato durante l’evento.
Essere affianco dei GI in una data così importante per il movimento, è un modo per riconoscere il ruolo delle imprese come motore imprescindibile dello sviluppo del territorio, quali portavoce di rinnovamento e innovazione.
Hanno preso parte al convegno rappresentanti del mondo economico, istituzionale ed accademico con l’obiettivo di riflettere su ‘la politica’ e ‘le politiche’, che sono cose ben distinte “La prima è tattica, le seconde strategia” come ha detto il Presidente dei GI Marco Gay.
Troppo spesso confuse in Italia devono tornare ad essere due principi separati, entrambi atti al bene comune, con obiettivi chiari, policy di lungo periodo e promuovendo la partecipazione.
All’interno del convegno e a supporto del tema scelto, sono stati organizzati alcuni workshop.
Il tavolo moderato dall’amministratore di MESA aveva il titolo “Prospettive future e ripartenza dell’industria in ottica di sostenibilità” e si è tenuto in collaborazione con ICIM.Vi hanno preso parte come relatori Alessia Bertolotto, Institutional Relations di MARCOPOLO ENGINEERING, Marco Brivio, componente dei GI e amministratore di BMS, Massimo Galbiati, Senior Data Center Consultant & Finance Account Manager Team Leader di Schneider Electric ePaolo Gianoglio, direttore di ICIM.
Una tematica decisamente attuale, che coinvolge un ampio target ed ha portato numerose persone a prenderne parte, ritrovandosi ad essere loro stessi gli attori principali del workshop, tenutosi in “stile MESA”, con la creazione partecipativa e interattiva di una mappa mentale sui contenuti emersi durante l’evento.
Il tema della “ripartenza del Paese”, che ha accompagnato le giornate del Convegno, e delle aziende che ne sono il motore non può prescindere da logiche di sostenibilità ed efficienza, che hanno dimostrato ampliamente di essere un’ulteriore punto di forza del business, indipendentemente dal settore di appartenenza, se correttamente gestite ed implementate.
Durante il confronto sono emerse molte tematiche, dagli imperativi presenti nella mente di tutti “l’ambiente deve essere salvaguardato”, al ruolo delle istituzioni, al significato di efficienza, passando attraverso i fattori critici che influiscono sul successo o meno di progetti in ambito di sostenibilità.
Al termine del workshop tutta la sala era persuasa della necessità di una visione globale, che garantisse la sostenibilità di ogni singolo step nella totalità della sua esistenza, e partecipativa, attraverso reti di aziende, filiere o distretti per costruire insieme senza competizione, con una strategia comune d’azione.