Si parla spesso, soprattutto nei contesti di lavoro, di Change Management. Perché?
Saper affrontare il cambiamento in modo consapevole, intenzionale e strategico è essenziale per la sopravvivenza delle aziende.
Ma da dove iniziare per approcciarsi correttamente al cambiamento organizzativo?
La teoria U è un utile punto di partenza.
In cosa consiste la teoria U?
Il modello U, diffuso dal professore Otto Scharmer, uno dei più influenti attori dell’attuale dibattito sulla gestione del cambiamento, è un utile percorso che consente alle organizzazioni di sviluppare le capacità di reagire alle trasformazioni, attuare cambiamenti solidi e duraturi e fare innovazione.
Più in dettaglio, la teoria U analizza la realtà in modo approfondito e cerca di fornire nuovi punti di riferimento, in modo che le persone si dissocino dalle loro abitudini, esperienze pregresse e dalle loro idee consolidate, per arrivare a creare nuovi modi di vedere, pensare ed agire in momenti di crisi.
È infatti utilizzato non solo nella consulenza organizzativa, nel team building, o più in generale dalle organizzazioni, ma anche a livello individuale.
Rappresentazione grafica della teoria U
Graficamente il modello di Scharmer è rappresentato da una forma a U, che va percorsa dal lato sinistro al lato destro, dove è rappresentato il futuro. Per raggiungerlo, un individuo dovrà affrontare la resistenza del pensiero, dell'emozione e della volontà, scendere verso il punto cieco, per liberarsi delle proprie abitudini, e poi ripartire verso un nuovo futuro, di vero rinnovamento.
Ma, affinché il cambiamento abbia successo, è importante che individui ed organizzazioni sviluppino alcune capacità essenziali di leadership.
Quali sono le principali capacità di leadership?
- Ascoltare. È la capacità fondamentale del modello U. Per essere efficace, l’ascolto di se stessi e dell’ambiente circostante, deve superare gli schemi e i giudizi del passato.
- Osservare. È l’abilità di osservare in modo focalizzato e periferico la realtà, oltre i propri pregiudizi.
- Sentire. È la capacità di guardare la realtà con occhi nuovi, grazie all’apertura di mente, cuore e volontà, che spinge ad agire per far emergere un nuovo sistema.
- Presenziare. È l’abilità di connettersi alla propria volontà, al fine di lasciar andare il passato e far emergere, dall’insieme delle nuove conoscenze, il futuro.
- Cristallizzare. È l’attitudine di un piccolo gruppo di persone, che dimostra particolare impegno nel perseguire gli obiettivi di un progetto, di attrarre altre opportunità e risorse e diventare per tutti gli altri gruppi dell’organizzazione un punto di riferimento e un veicolo verso il futuro.
- Prototipare. Vale a dire utilizzare nella pratica le idee nuove ed innovative emerse ed accettate nelle fasi precedenti.
- Eseguire. Le organizzazioni devono selezionare il giusto set di attori, ovvero persone che abbiano elevata responsabilità e al tempo stesso siano collegate tra loro nella catena del valore, per avere successo nel processo di trasformazione.
Benefici nell’applicazione della teoria U
Il metodo U opera sia a livello individuale che organizzativo, per cui consente di imparare a vedere oltre il concetto di governance tradizionale e gerarchica e di aumentare il coinvolgimento attivo di tutte le risorse che compongono un’organizzazione.
Queste, infatti, con il metodo U vengono spinte a guardare in modo nuovo alle problematiche, ad analizzare a fondo un problema - partendo dall’osservazione del contesto -, e a trovare insieme nuove soluzioni: ad affrontare quindi il cambiamento attraverso una profonda consapevolezza.
In definitiva, la Teoria U permette alle organizzazioni di sviluppare una leadership che faciliti il cambiamento, di operare processi di trasformazione e di innovazione solidi e duraturi nel tempo e di avviarsi verso un nuovo futuro.